martedì 9 gennaio 2018

★MY ROOTS_part.III★


Cerco di passare almeno un giorno a settimana con la mia nonna. Ogni giorno è prezioso per mettere insieme i pezzi di questo puzzle che rappresenta le mie radici. Ieri per distrarla un po' le ho chiesto di nuovo di raccontarmi come si conobbero i bisnonni. Sì perché c'era una parte mancante che finalmente ho capito. Tutto è nato con un incidente, un vero incidente. Un signore investe un altro signore che è il mio bisnonno. E così i due si conoscono. Il conducente va a trovare il mio bisnonno per sapere come sta (certo che erano davvero altri tempi!) e cosi s'innamora della zia Anna che doveva essere la sorella del mio bisnonno che a sua volta conoscerà una parente del conducente che sarà la mia bisnonna da poco trasferitasi a Firenze dalla Lucania. Insomma se quella macchina non fosse passata lì e il mio bisnonno non avesse attraversato in quel momento la strada, io non sarei io. Quante storie. Mi piace ascoltare le storie degli altr@ e soprattutto sapere come si sono conosciuti@, dove erano, perché lì e non là. C'è sempre un incastro in qualsiasi relazioni, qualsiasi cosa accada!Questo è ciò che mi affascina di questa vita.

venerdì 5 gennaio 2018

★MY ROOTS_[MY GRANDMA ALBERTINA] part.II★


Sono stata fortunata perché sono riuscita a conoscere le rispettive nonne e i rispettivi nonni dei miei genitori. Sì credo sia stata proprio una fortuna, sarebbe stato ancora più bello se avessi potuto avere un microchip conficcato nella testa per registrare tutto quello che mi è stato raccontato. Comunque la memoria ancora non mi sta abbandonando e così cercherò di tramandare le storie dei miei avi. Nonna Albertina è Alta bionda con gli occhi azzurri. Era bellissima da giovane insomma quelle donne d'altri tempi, vestite d'altri tempi, ma comunque una donna che a suo modo, per quanto potevo permetterglielo la società, è stata in grado di far valere i suoi diritti. È una lavoratrice. Per tutta la vita finché non è andata in pensione ha lavorato per quello che era il vecchio ufficio INPS che si trovava vicino Porta Pia, credibile adesso ci sia un'occupazione o almeno prima. Il palazzo dove c'è il cinema. Io mi ricordo quando i miei mi lasciavano a Roma e con nonna prendevamo prima il 19 (per chi non lo sapesse è il tram che attraversa tutta Roma da Nord a Sud partendo da Piazza Risorgimento fino ad arrivare a Piazza dei Gerani) e poi il 490. Sul 19 c'era ancora il controllore seduto dietro e io ci giocavo semrpe c'erano ancora quei biglietti di carta dura tipo cartoncino. Insomma con la nonna si andava in ufficio e io come solito o diaegnavo o cincischiavo tra i cassetti, mi è sempre piaciuto aprire cassetti e vedere cosa ci fosse, la mia passione!Mia nonna ha tirato su due figli, mia mamma Daniela [una grande artista e ceramista] e zio Giorgio [un grande architetto nonché un disegnatore spettacolare]. Non era sola a crescere i suoi figli c'era mio nonno è tutta la banda della famiglia praticamente vivevano quasi in dieci credo e pensare che ora di tutte quelle persone è rimasta solo la mia nonna e per la prima volta sola dopo una vita passata tra chiacchiericci, tra chi cuciva, chi cucinava cercando di mantenere un legame con quel passato che inziava nel sud del caro stivale. A mia nonna piacciono le rose, piace andare al cinema [con lei per la prima volta sono stata in una sala cinematografica e ho visto E.T. avevo sei anni miticoooo], piace camminare, piace viaggiare, piace vestirsi bene, piace truccarsi, le piacciono i dolci in particolare le creme di gelato. Quanti gelati abbiamo mangiato insieme e ancora ne mangia la mia dolcenonnabbina, a volte un po' rompiscatole, ma pur sempre un pezzo di me!

mercoledì 3 gennaio 2018

★MY ROOTS_parte prima★


Sono sempre stata alla ricerca delle mie origini perché credo il passato sia importante per capire chi siamo. E la cosa più facile è ascoltare le proprie nonne, i propri nonni per chi è stat@ fortunat@ di conoscerl@. Io sono stata fortunata e per quel che ho potuto ho cercato di catturare i loro racconti vissuti nel secolo scorso, un secolo che sembra così lontano eppure è il secolo in cui io sono nata. LO SCORSO SECOLO! È impetuosa questa frase, mi piace quando la pronuncio, mi sento importante. Beh ecco quei nonni e quelle nonne, chi proveniente dal profondo sud per spostarsi nel profondo nord, chi proveniente da un paese arroccato a  quasi 700 mt di altezza, insomma tutte queste persone con il loro sapere, i loro sbagli, le certezze e le incertezze rappresentano le mie radici della mia anima peregrina. Siamo come alberi e ogni albero possiede una radice che sia secca che sia viva comunque da conoscere perché solo così possiamo capire e raccontare la nostra storia, la mia storia. Migrare come quegli uccelli che passano da una parte all'altra del mondo questo sì che è viaggiare e farsi spazio e come una tabula rasa respirare il non sapere di quando ero bimba dove ogni cosa era possibile, almeno così sembrava!Quella curiosità non deve mai mancare e se dovesse accadere con i denti lotterò a costo della vita, perché nessun@ può toglierci la voglia di conoscere [...]e quando il bambino era bambino non faceva facce da fotografo[...]

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lunedì 1 gennaio 2018

°●○◎°NESSUNA CENSURA°●○◎°


Da quando nel lontano 2010 andai a Londra, di fatti ne sono accaduti, ma quello che avvenne dopo un mese che ero nella perfida Albione, cambiò la mia percezione dell'attaccamento alle cose, agli oggetti ed anche alle persone. Per carità nulla di grave in confronto alle violenze, alle guerre, ai massacri, ma comunque credo sia stata una prepotenza anche se ero stata avvertita. Insomma per farla breve il mio fantastico blog dove da anni scrivevo puuuufff cancellato e il fatto è che non avendo in quel momento storico della mia vita né tempo né connessione, arrivò un annuncio da splinder, il server dove era il mio blog, che mi avvertiva di spostarlo da un'altra parte perché stava chiudendo i battenti. Io non fui in grado di fare ques'operazione per i motivi detti e così il mio diario sparì in un batter d'occhio. Per fortuna grazie ai miei genitori che sempre seguono le mie vicissitudini, mio padre ebbe la brillante idea di stampare almeno la parte dedicata alla mia esperienza newyorchese. Successivamente aprii un altro blog senza pensare troppo a wordpress o blogger non so ero un po' delusa e così l'ho riaperto qui. Giusto o sbagliato non può essere reato!Vecchio slogan sempre all'avanguardia. Sì perché ci sono cose per cui vale sempre la pena lottare ed una di queste è il potere della parola che porta alla condivisione delle nostre anime, sempre ammesso che esistano!
Spero di ritrovare la costanza di un tempo nello scrivere questo blog. 
Quello che so è che mi piace disegnare e scrivere e vorrei crederci ancor di più. 
Thankz to everybody!