giovedì 19 aprile 2012

MISS LEAF INTO THE GARDEN

Quando sono entrata nella casetta di marzapane non c'era niente a parte la cucina e un paio di libri nel bagno. Uno di questi è QI. The Quiet Interesting Issue. The Idler.
Sulla prima pagina del book c'è scritto:
The Idler is a magazine that celebrates freedom,
fun and fine art of doing nothing.
We want to comfort and inspire you
with philosophy, satire and reflection, as well as
giving practical information to help
in the quest for the idle life.
Insomma il libro del dolce far niente che dà delle dritte per apprezzare l'ozio e il dolce far niente.
E così sfogliando quà e là scopro un articolo dedicato alle fairies scritto da David Boyle,
regista di uno dei film più in voga degli anni '90 Trainspotting.
La cultura inglese è piena di storie che raccontano di fate, gnomi e tutto un mondo fatto di foreste, boschi.
Ci sono feste dedicate a questo e una è in Cornovaglia e lo scopro leggendo l'articolo. 
E io credo proprio che Miss Leaf venga da lì.
Si vocifera nel quartiere che si sia allontanata da quelle feste ormai diventate troppo organizzate,
in cui non sembra più esserci la spontaneità dei vecchi tempi. 
Vecchi tempi nuovi tempi, è sempre questo lo scontro.
Ah si stava meglio prima, ah quando c'era lui e tutte ste menate.
Un giorno videro Miss Leaf scrivere qualcosa su un muro:
The most important thing is to be, but you can decide not to be.
And if you decide to not to be, dont think to have.
Da quel dì la videro uscire più spesso e a volte atterrava sui giardini, 
molti pensavano fossero solo allucinazioni,
ma dopo quelle scritte non si poteva negare l'evidenza.
Comunque che ci crediate o no io l'ho vista. 
Era un giorno freddo e lei arrivò proprio come una foglia che si posa 
doucement et silencieusemnt sulla bianca e candita neve.