venerdì 28 dicembre 2012

MEMORIE

Il tempo passa e spesso cancella le memorie.
Una continua lotta per ricordare
da dove veniamo, chi siamo e dove stiamo andando.
Sì le solite domande che sembrano a volte non trovare risposte,
quando invece all'improvviso tutto diventa chiaro,
come quella mattina sul lungomare,
quando le carcasse di animali e i resti di oggetti venuti da chissà dove,
sollevarono antichi ricordi e la consapevolezza che nonostante il passato non tornerà,
la sola forza che resta è scavare nelle memorie, per non ricadere negli stessi errori.
Il mare lascia solchi sul terreno, il mare crea grotte, il mare risucchia ogni cosa
e quando fa emergere le sue vittime lo fa senza pietà, le lascia a riva dove
per un attimo sembrano riposarsi, come questa capra o pecora, consumata
dal suo viaggiare e ora stanca di vagare. Ma il suo viaggio non è stato vano,
perché la sua morte sarebbe stata la svolta per creare un solco profondo.
Quel solco che divide chi vuole ricordare e chi fa finta di niente
perché pensa che dalle ceneri non possa nascere nulla.